14. Conclusione.

Il panorama che si è qui tentato di schizzare ci ha mostrato i vantaggi dell'uso delle tecniche dell'informatica al fine di far fronte ai problemi di "inquinamento legislativo" cui si è accennato nel corso di questo scritto. A tutto ciò andrà aggiunto che il dibattito attorno a tali questioni sembra dare i suoi primi frutti. Così, da un lato, si deve constatare che la realizzazione di programmi software d'aiuto al drafting normativo ha contribuito in maniera notevole a che questo argomento non restasse confinato nella teoria. D'altro canto il Legislatore italiano sembra rendersi sempre più conto della necessità non solo di procedere ad un lavoro di redazione di testi unici e di riordino della legislazione in vigore, ma anche di perseverare in uno sforzo di miglioramento della qualità dei testi. E, se è vero che in questo campo si nota un attivismo maggiore a livello regionale che non a quello centrale, va dato atto del cammino parlamentare svolto dalle proposte legislative in materia di redazione dei testi di legge e di attività normativa(131), attualmente all'esame della Camera(132).

Occorre però mettere in guarda da illusioni eccessive. L'informatica può rappresentare uno strumento in grado di aiutare il Legislatore al fine di consentirgli di evitare errori per lo più formali ("errori di stampa" legislativi, se ci si passa l'espressione), e talora anche sostanziali. Essa non potrà però mai sostituire il lavoro di studio, di riflessione, di consultazione d'esperti, che il Legislatore deve necessariamente compiere (certo, con l'ausilio degli strumenti informatici) prima di porre mano a una qualsiasi attività normativa. Il computer è dunque un prezioso ausiliario del Legislatore, ma non potrà mai prendere il posto di quest'ultimo.

Su questo punto va constatato con soddisfazione che l'avviso espresso oltre vent'anni fa da René Savatier - secondo cui "le péril serait grand d'oublier que les techniques de mécanisation ne gardent, par rapport à l'esprit humain qu'un rang simplement auxiliaire"(133) - si trova ad essere perfettamente coincidente con l'opinione di uno dei più ferventi paladini dell'informatizzazione delle tecniche legislative: ci si riferisce qui all'olandese Egon Verharen dell'Istituto per la tecnologia del linguaggio e l'intelligenza artificiale dell'università di Tilburg, secondo cui è "impossibile sostituire i redattori delle leggi tramite le tecniche dell'intelligenza artificiale, avuto riguardo al lavoro creativo che è a tal fine necessario", mentre "una possibile utilizzazione dei programmi per computer in questo campo è quella diretta al controllo del rispetto delle 'raccomandazioni' che vanno seguite dai drafters dei testi dei progetti di legge"(134). Proprio questa è la via su cui ci si sta incamminando in Italia: una via che si spera possa condurre un giorno ad eliminare - o, per lo meno, a ridurre in maniera sensibile - i frutti amari di decenni di "inquinamento legislativo".

 
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(131) La prima di tali proposte è segnalata dalla rivista Drafting News (Nov./dic. 1996, suppl. n. 1 al n. 4/96 della rivista Iter Legis, d'informazione e critica legislativa, alla pagina web seguente: <http://www.idg.fi.cnr.it/ita/informazione/draft.htm>).

(132) Cfr. la proposta di legge n. 1665/Camera, presentata il 26 giugno 1996 dai deputati Dario Rivolta e Giovanni Deodato. Successivamente sono state formulate le proposte n. 4868/Camera (presentata il 13 maggio 1998 dal deputato Dalla Chiesa) e n. 5151/Camera (presentata il 22 luglio 1998 dai deputati Abbate, Borrometi, Meloni, Siniscalchi, Cerulli Irelli, Soda, Corsini, Frattini, Cola e Garra). I tre progetti sono stati riuniti e sono attualmente in discussione dinanzi alla prima commissione della Camera dei Deputati. 

(133) L'inflation législative et l'indigestion du corps social, cit., c. 183: "En particulier, l'esprit juridique, fait, sans doute, de logique, mais dans un climat de finesses et de nuances, ne pourra jamais être traduit par des machines, dans une réelle et complète fidélité".

(134) Towards a global expert system in law, già alla pagina web <http://tkiwww.kub.nl:2080/tki/Docs/Think/3-2/cfrep3.html> (il documento, reperito dallo scrivente nel 1997, non è però più attualmente disponibile al sito indicato, né risulta altrove pubblicato in Internet).
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